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Spazio Labo’ – Centro di fotografia | Strada Maggiore 29 | Bologna
Se non ora, ora è il titolo della mostra collettiva finale di un biennio di studi fuori dall’ordinario, quello 2019-2021. Dall’inizio alla fine del loro percorso di formazione, gli studenti e le studentesse di Spazio Labo’ hanno mosso i loro primi passi nel mondo della fotografia in un momento storico senza precedenti per la loro, e anche di chi scrive, generazione.
Osservando il loro percorso mentre si ingarbugliava per aggirare gli ostacoli che di mese in mese si infittivano, una domanda rimaneva costante in chi li stava guidando: in un contesto di incertezza – sul presente e naturalmente sul futuro –, distacco – dalla realtà esterna, dalle interazioni sociali, dalla scuola stessa – e precarietà di stimoli, come si sarebbero orientati, o meglio riorientati, i loro sguardi e le loro riflessioni sulla scelta dei temi che avrebbero approfondito per la loro tesi finale?
La mostra Se non ora, ora – in cui come da tradizione della scuola di Spazio Labo’ si fruisce di una selezione tra tutti i lavori realizzati dalla classe – è la messa in forma di una risposta a questa domanda.
Una precisa urgenza di prendersi cura di questioni personali fondamentali da snodare nella straordinarietà di questi tempi è il filo conduttore dei sei lavori esposti: al momento di decidere quali tematiche scegliere per imbastire il lavoro personale di fine biennio – il frutto delle prime riflessioni autoriali e della prima consapevolezza artistica di ogni studente e studentessa –, l’orientamento prevalente è stato quello di guardare alle cose che si sentivano non solo più importanti, ma più urgenti, appunto.
Una serie di riflessioni intime – dove l’intimità è un atteggiamento, un modo di guardare le cose e non è per forza un legame col tema trattato –, accomunate da un certo tipo di attenzione verso i propri soggetti e da una necessità di dialogo con l’esterno, a partire dall’attraversamento di traumi legati al proprio biografico e alla propria comunità, sia essa piccola come il nucleo familiare o estesa come il territorio in cui si vive.
Gli incidenti di percorso, i distacchi, il ripensare alle cose che non si hanno più, persone come luoghi; la perdita, quindi, vicina e lontana, il dolore, la violenza e le ingiustizie; ma anche la vicinanza, la solidarietà e la convivenza. Il bisogno di comprendere, soprattutto. Guardare a ciò che è stato e ciò che è per riparare, andare avanti e comunque smettere di ignorare.
La necessità di occuparsi di questioni vicine al proprio vissuto e al proprio sentire è condivisa da tutti i lavori in mostra, che mettono al centro l’io e la comunità, per parlare alla collettività: temi universali e quanto mai urgenti nel tempo presente.
Perché se non ora, quando?
IN MOSTRA:
Alex Tabellini (Vignola, MO, 1990) con Someone turned off the moon;
Marcello Coslovi (Scandiano, RE, 1992) con The wrong side of the tracks;
Viktoirya Boyarchuk con Dim;
Gabriele Galasso (Gubbio, 1995) con Luigi;
Pier Paolo Zimmerman (Parigi, 1997) con Hatar;
Elia Tiberia con Prenditi cura di te.
SE NON ORA, ORA.
23.06.2021 / 24.09.2021
Inaugurazione: mercoledì 23 giugno 2021 dalle 19 alle 21.
Visita guidata: mercoledì 23 giugno 2021 ore 18 e 18.30, su prenotazione: https://bit.ly/3xmOFhv
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì, dalle 16 alle 19, ingresso libero, Green Pass obbligatorio.
Spazio Labo’ | Photography Strada Maggiore 29, Bologna Campanello Spazio Labo’ | cortile interno
info@spaziolabo.it | press@spaziolabo.it | 328 3383634
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