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Spazio Labo’ – Centro di fotografia | Strada Maggiore 29 | Bologna
Venerdì 24 febbraio alle ore 19 Spazio Labo’ ospita la presentazione del libro Palermo. Un’autobiografia nella luce (Humboldt Books, 2022) alla presenza dello scrittore Giorgio Vasta, uno dei due autori del libro insieme al fotografo iraniano Ramak Fazel.
Cos’è la luce? O meglio: che cosa c’è dentro la luce? C’è il tempo? La nostra storia? Quella della nostra città d’origine, così insopportabile e magnetica? Oppure nella luce si nasconde il linguaggio, un’infilata di parole in fuga che provano a illuminare le cose, addirittura il mistero di una vita umana?
Certo è che per Giorgio Vasta e per Ramak Fazel la luce è un’ossessione che nutre una stralunata avventura nello spazio e nel tempo. In questo vortice di immagini Fazel inventa con il suo sguardo una Palermo sospesa, una città fatta di penombra dove, nel bel mezzo di una sterpaglia, è possibile imbattersi in un dinosauro. Ritratto di Palermo in soggettiva selvaggia, resa dei conti con il passato, nella rara bellezza della lingua esatta di Vasta si compone un’autobiografia paradossale, sulle tracce di un’archeologia di memorie e visioni: la fuga si dissolve in un’immagine nitidissima, irreale e struggente, in cui possiamo riconoscere la forma di ciò che per ciascuno di noi ha nome mancanza.
L’evento è realizzato grazie alla collaborazione tra La confraternita dell’uva – Libreria indipendente, Lo spazio letterario, Spazio Labo’ e 42 – La risposta ed è parte di Origami, rassegna di ispirazioni multidisciplinari dedicata all’interazione tra forme artistiche, ai punti di contatto, e all’ibridazione dei linguaggi.
Palermo. Un’autobiografia nella luce
di Giorgio Vasta e Ramak Fazel
Humboldt Books, 2022
Italiano
Brossura, 140 pagine
16.5 x 22 cm
Giorgio Vasta è uno scrittore italiano. Ha pubblicato i romanzi: Il tempo materiale (Premio Città di Viagrande 2010, Prix Ulysse du Premier Roman 2011, pubblicato in Francia, Germania, Austria, Svizzera, Olanda, Spagna, Ungheria, Repubblica Ceca, Stati Uniti e Inghilterra), Spaesamento (Laterza, 2010), Presente (Einaudi, 2012, con Andrea Bajani, Michela Murgia, Paolo Nori), Tre orfani (Casagrande, 2021). Con Emma Dante ha scritto la sceneggiatura del film Via Castellana Bandiera (2013). Collabora con “La Repubblica”, “Il Venerdì”, “Il Sole 24 Ore” e “Il Manifesto”, e scrive sul blog letterario minimaetmoralia.com. Insieme a Ramak Fazel ha pubblicato Absolutely Nothing. Sparizioni. Storie e sparizioni nei deserti americani (Humboldt/Quodlibet, 2016).
Ramak Fazel è un fotografo iraniano. Dopo la laurea in Ingegneria Meccanica alla Purdue University, Indiana, si specializza in fotografia presso il CalArts – California Institute of the Arts. Dal 1994 vive tra New York, Los Angeles e Milano dove lavora con le principali riviste di design e architettura come “Abitare” e “Domus”. Il suo lavoro è stato esposto, tra gli altri, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, al Canadian Center of Architecture, Montréal, alla Casa degli Atellani, Milano, al Fort Wayne Museum of Art, Indiana, allo Storefront for Art and Architecture, New York, alla 14a Mostra Internazionale di Architettura Biennale di Venezia e alla Chicago Architecture Biennale. Fazel è visiting professor presso il San Francisco Art Institute. Tra i suoi ultimi libri Silicon Valley No_ Code Life (Rizzoli International, 2021).
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