Spazio Labo’ – Centro di fotografia | Strada Maggiore 29 | Bologna

Non è quello che credi – Martina Melilli – Novembre 2019

“NON È QUELLO CHE CREDI”

LABORATORIO DI INDAGINE SUL POTENZIALE NARRATIVO E IL VALORE DEGLI OGGETTI PERSONALI.
RACCOLTA DEGLI ELABORATI A FINI ESPOSITIVI.

A CURA E CON MARTINA MELILLI

Sabato 30 novembre 2019
ore 15-18.30

Gli oggetti del nostro quotidiano sono testimoni silenziosi di ciò che assorbono delle nostre vite, muti portatori di storie, di memorie, di contesti culturali e di genere, di tempi storici. Ogni partecipante al laboratorio è invitato a portare un oggetto che abbia un valore emotivo, affettivo, al quale riconosca il potere di raccontare qualcosa di sé, della propria storia. Questi oggetti diventano il centro di un’interrogazione e di una narrazione, tanto individuale quanto condivisa. L’esperienza individuale e quella collettiva si fondono, creando un profondo momento di condivisione e scambio, di racconto di sé tramite gli altri, e viceversa, creando dei cortocircuiti tra quello che è e quello che si crede sia.

I risultati del laboratorio potranno assumere output diversi a seconda dell’individualità di ognuno (brevi testi scritti, collage, elaborati grafici) e diventeranno parte integrante della mostra di Martina Melilli allestita presso la galleria di Spazio Labo’ fino al 19 dicembre 2019.

Il tutto in maniera molto pratica, in gruppo, con carta, penna, pennarelli, post-it, fotocopie e altro materiale alla mano. Martina Melilli, partendo dalla sua personale esperienza, guiderà attraverso un’esperienza narrativa unica.

Questo laboratorio è già stato realizzato al PAC di Milano, trasformandosi in una serie di cartoline dedicata ai partecipanti, al MART di Rovereto, dove l’esperienza si è trasformata in una mostra, e alla LUCA School of Arts di Bruxelles in un cui è stata realizzata una fanzine con gli elaborati finali. Quella di Bologna è la quarta tappa di un progetto in corso a lungo termine dell’artista veneta.

INFORMAZIONI

QUESTO LABORATORIO FA PER ME?

Sì, se hai voglia di partecipare a un progetto collettivo di ricostruzione di memorie di vita personale, se hai una storia nel cassetto a cui vorresti dare vita, se vuoi vedere il tuo elaborato allestito all’interno di una mostra.

DETTAGLI:

Durata: 3 ore e 30 circa.
Quando: sabato 30 novembre, ore 15-18.30

COSA PORTARE:

  • un oggetto che abbia per te un valore affettivo e a partire dal quale tu possa raccontare qualcosa di te e della tua storia.
Per qualsiasi dubbio in merito al materiale da portare, scrivici a: info@spaziolabo.it oppure telefonaci al 328 3383634.

DOCENTE

Martina Melilli è un’artista audio-visiva e regista che dopo la laurea in Arti Visive allo IUAV approfondisce gli studi in cinema documentario e sperimentale alla LUCA School of Art di Bruxelles. Il suo approccio è spesso di tipo antropologico e documentaristico. Si interessa alla rappresentazione dell’immaginario individuale e collettivo legato alla memoria, alla Storia, alla realtà e all’identità; la relazione tra l’individuo e lo spazio che lo circonda: il movimento attraverso questo spazio e il senso di appartenenza; la connessione e il confronto tra l’intimo e l’universale. Gli archivi e le collezioni sono materiale di lavoro e sperimentazione. I suoi media principali sono il video, la fotografia, il testo, il suono, il collage, e spesso utilizza dinamiche partecipative e relazionali, e la promozione del documentario di creazione, come strumento, organizzando workshop e curando rassegne e mostre, filmiche e non. I suoi cortometraggi sono stati selezionati in diversi festival nazionali e internazionali (IFFR, Ji.hlava, Filmmaker, CineMigrante, DocuTIFF, tra gli altri). Nel 2016 ha vinto il premio Quotidiana. È la vincitrice dell’edizione 2017 di Artevisione con il film MUM, I’M SORRY, poi parte della collezione del Museo del Novecento e in mostra nella Project Room del PAC (Milano), assieme al progetto partecipativo e relazionale Non è quello che credi (2018). Melilli è parte dell’edizione 2018 di VISIO – European Programme on Artists’ Moving Images e della correlata mostra European Identities: New Geographies in Artists’ Film and Video a cura di Leonardo Bigazzi per il Festival Lo Schermo dell’arte. Nel 2019 è parte della selezioni di Ekrani i Artit festival, Scutari (AL) e Vista d’Arte, a cura di Da Luz Collectiv, a Lisbona. My home, in Libya è il suo primo documentario di creazione, prodotto da Stefilm International, ZDF/ARTE, RAI Cinema, con il sostegno del MiBACT che l’ha anche riconosciuto di interesse culturale, e per il quale ha ricevuto una borsa di sviluppo dal Premio Solinas. Il film è stato presentato in prima mondiale al Festival di Locarno 2018, poi Chicago IFF, DOK Leipzig, e molti altri, vincendo premi e menzioni speciali. Al Trieste Film Festival 2019 ha vinto il Premio Corso Salani. Nel 2019 fonda, con Caterina Erica Shanta, il collettivo -INA.

Maggiori informazioni: Martina Melilli.

Martina Melilli

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