Spazio Labo’ – Centro di fotografia | Strada Maggiore 29 | Bologna

 

 

GABRIELE GALASSO

Ritengo che l’unico modo che abbiamo a disposizione per continuare a far vivere i morti è ricordarli, richiamarli alla memoria, nominarli, pensarli. Facendo così si crea un tempo altro, diverso da quello reale, che viaggia in un universo tutto suo. Attraverso questo tempo, che chiamerei del ricordo, anche se una persona non è più presente fisicamente, continua ad esserci mentalmente, concettualmente e spiritualmente.

Luigi, mio padre, è venuto a mancare l’8 luglio 2015. Ora, dopo più di 5 anni, attraverso questo progetto, voglio dare una fisicità fotografica al tempo del ricordo di mio padre.

Ho contattato quante più persone erano in relazione con lui, amici, parenti e conoscenti e gli ho chiesto di scrivere qualcosa su di lui, un’esperienza che hanno vissuto insieme, un semplice pensiero, quello che è stato per loro mio padre o se c’è un oggetto particolare che glielo ricorda. Ho dato poi a queste parole una mia interpretazione fotografica ricreando visivamente la vita di Luigi.

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